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Gavorrano è un comune della provincia di Grosseto con poco più di 8.500 abitanti, dista dal capoluogo circa 38 km. Il paese è situato sul versante settentrionale di Poggio Ballone a est di Scarlino, in una zona estremamente ricca dal punto di vista minerario, soprattutto per i grandi giacimenti di pirite sfruttati intensamente fino ai primi anni ottanta con numerose miniere.
Qui vi trovò la morte Pia dei Tolomei (Siena mi fe',disfecemi Maremma) e per aver dato i natali allo scrittore Giuseppe Bandi.
Il territorio comunale si estende tra la pianura della Maremma grossetana, il versante settentrionale dei rilievi del massiccio di Poggio Ballone e le prime propaggini dell'entroterra che costituiscono l'estremità sud-orientale delle Colline Metallifere propriamente dette. Confina a nord con il comune di Massa Marittima, a est con il comune di Roccastrada, a sud-est con il comune di Grosseto, a sud con il comune di Castiglione della Pescaia e a ovest con il comune di Scarlino.
L'altitudine varia dai 19 metri s.l.m. che si registrano presso Giuncarico ai 448 metri s.l.m. di Monte Calvo, ai cui piedi settentrionali sorge a 273 metri s.l.m. il centro di Gavorrano.

Frazioni : Bagno di Gavorrano,Filare,Caldana,Castellaccia,Grilli,
Giuncarico,Potassa,Ravi,Bivio di Ravi.

La Pieve di San Giuliano









La pieve di San Giuliano è un edificio sacro situato nel centro storico di Gavorrano, .L'edificio fu ricostruito alla fine del Settecento in sostituzione della precedente chiesa, eretta nello stesso luogo sulle mura della rocca, come attesta l'antica muratura del campanile in blocchi di pietra squadrata. L'originaria pieve medievale risultava già esistente nella seconda metà del XII secolo, essendo citata in una bolla papale datata 1188, anno in cui rientrava nei confini pastorali della diocesi di Grosseto. Il luogo di culto risultava essere una pieve autonoma nelle Rationes Decimarum del tardo Duecento e degli inizi del Trecento, che aveva come suffraganee le varie chiese di Caldana e Ravi.
L'abside e la facciata, che si presenta tripartita con un coronamento ad archetti, risalgono ad un intervento del 1927, come si può leggere sull'architrave.
Originariamente l'edificio era dedicato a San Gusmé, come si evince dal documento datato 1321 riguardante la sepoltura di Paganello Pannocchieschi. L'intitolazione a San Giuliano risale al 1529.
L'interno, diviso da pilastri in tre navate con due altari laterali settecenteschi in stucco e gesso; l'altare maggiore ospita la Madonna col Bambino di Giovanni d'Agostino, preziosa statuetta in marmo (1336 ca.).
Fra le opere pittoriche, la seicentesca Madonna del Buonconsiglio, esposta entro una raffinata macchina lignea ottocentesca. Nella parete di fondo trova posto una tela settecentesca con una Annunciazione e un Battesimo di Cristo, contemporaneo all'opera precedente, ma di qualità inferiore.
Accanto all'ingresso, la cinquecentesca acquasantiera a muro in marmo.